Test di recupero| Accademia di cardiologia

L’ecocardiografia, nell’ambito dello studio delle neoplasia cardiache, permette di:

effettuare una precisa diagnosi definendo il tipo di neoplasia
localizzare la lesione
localizzare la lesione e i suoi rapporti con le strutture circostanti
effettuare una precisa diagnosi (definendo il tipo di neoplasia) nella maggior parte delle situazioni

La diagnosi della stenosi subaortica si basa su:

unicamente la velocità di flusso aortico
la presenza di lesioni caratteristiche sottovalvolari aortiche
la presenza di flusso turbolento
tutte e tre le precedenti

L’angolo setto aorto-settale è:

meno ripido (di circa 10°) nei soggetti con stenosi subaortica
più ripido (di circa 10°) nei soggetti con stenosi subaortica
meno ripido (di circa 40°) nei soggetti con stenosi subaortica
più ripido (di circa 40°) nei soggetti con stenosi subaortica

Quale tra le seguenti razze è segnalata essere frequentemente affetta da displasia della mitrale?

Labrador
Golden retriver
Bull terrier
Pastore tedesco

Durante la vita fetale:

il dotto arterioso è parzialmente chiuso
il dotto arterioso consente passaggio di sangue da arteria polmonare ad aorta
il dotto arterioso consente passaggio di sangue da aorta ad arteria polmonare
il dotto arterioso consente passaggio di sangue da atrio destro ad atrio sinistro

Durante la vita fetale:

il forame è parzialmente chiuso
il forame ovale consente passaggio di sangue da atrio sinistro ad atrio destro
il forame ovale consente passaggio di sangue da atrio destro ad atrio sinistro
il dotto arterioso pervio consente passaggio di sangue da atrio destro a ventricolo destro

Con il termine di ipertrofia si intende:

aumento del peso del cuore causato da un aumento del numero dei miociti
aumento del peso del cuore causato da un aumento delle dimensioni dei miociti
nel caso di ipertrofia eccentrica riduzione del numero dei miociti con assottigliamento delle pareti
aumento della contrattilità dei miociti

I principali fattori che inducono la chiusura del dotto arterioso nelle ore dopo la nascita sono:

espansione polmonare con aumento delle PO2 e distacco placentare con conseguente aumento delle resistenze sistemiche
aumento del flusso dall’arteria polmonare all’arteria aorta
aumento della pressione atriale sinistra
aumento della pressione dell’arteria polmonare

I fattori che partecipano alla chiusura del dotto arterioso dopo la nascita sono:

aumento del flusso di sangue attraverso il dotto in relazione all’aumento delle pressioni sistemiche e alla diminuzione delle pressioni polmonari associata a particolare struttura istologica della parete del dotto arterioso
riduzione del flusso di sangue attraverso il dotto in relazione all’aumento delle pressioni sistemiche e alla diminuzione delle pressioni polmonari associata a particolare struttura istologica della parete del dotto arterioso
riduzione del flusso di sangue attraverso il dotto in relazione alla diminuzione delle pressioni sistemiche e all’aumento delle pressioni polmonari associata a particolare struttura istologica della parete del dotto arterioso
solamente dovuto alla struttura istologica del dotto arterioso

La pressione arteriosa sistemica nei soggetti con dotto arterioso pervio prevede:

ridotta pressione sistolica e ridotta pressione diastolica con conseguente elevata pulse pressure
elevata pressione sistolica e elevata pressione diastolica con conseguente elevata pulse pressure
elevata pressione sistolica e ridotta pressione diastolica con conseguente ridotta pulse pressure
elevata pressione sistolica e ridotta pressione diastolica con conseguente elevata pulse pressure

La presenza di dotto arterioso pervio è correlata a:

soffio continuo ben localizzato (base cardiaca sx – 3°SI sx)
soffio sistolico con punto di massima intensità apicale sinistro
soffio sistolico con punto di massima intensità basale destro
soffio sisto-diastolico con punto di massima intensità basale sinistro

Con pressioni sistemiche e polmonari conservate, la presenza di un dotto arterioso pervio è correlato a:

shunt destro-sinistro con Vmax sistolica intorno a 2m/sec
shunt destro-sinistro con Vmax sistolica intorno a 5 m/sec
shunt sinistro-destro con Vmax sistolica intorno a 5 m/sec
shunt sinistro-destrotro con Vmax sistolica intorno a 3,5 m/sec

La presenza di ipertensione polmonare in un soggetto con dotto arterioso pervio compatibile con sindrome di Eisenmenger induce:

un aumento della Vmax sistolica e diastolica del flusso sinistro-destro attraverso il dotto arterioso
un aumento della Vmax sistolica e e una riduzione della Vmax diastolica del flusso sinistro-destro attraverso il dotto arterioso
una riduzione della Vmax sistolica e diastolica del flusso sinistro-destro attraverso il dotto arterioso fino a inversione dello shunt se la pressione dell’arteria polmonare supera la pressione dell’aorta
uno shunt destro-sinistro con Vmax sistolica di 6 m/sec

Il più comune tipo di difetto del setto interventricolare risulta essere:

perimembranoso
luxta-arterioso
infracristale
septum primum

Il difetto del setto interventricolare perimemranosi risulta classicamente localizzato:

fra cuspide aortica non coronarica e lembo settale della valvola tricuspide
fra cuspide aortica non coronarica e lembo anteriore della valvola mitrale
fra cuspide aortica coronarica sinistra e lembo settale della valvola tricuspide
fra cuspide aortica coronarica destra e lembo settale della valvola tricuspide

Il canale atrioventricolare parziale prevede:

difetto del setto interatriale tipo septum secundum associato a malformazione delle valvole atrioventricolari
difetto del setto interatriale tipo septum primum associato a malformazione delle valvole atrioventricolari
difetto del setto interatriale tipo senovenoso associato a malformazione delle valvole atrioventricolari
difetto del setto interatriale tipo ostium primum associato a difetto del setto interventricolare

Il cor triatriatum dexter è :

più comune nel gatto rispetto al cane
solitamente associato ad edema polmonare cardiogeno
solitamente associato a versamento addominale cardiogeno
una malformazione di frequente riscontro nel cane

Il cor triatriatum sinixter è:

più comune nel cane rispetto al gatto
solitamente associato ad edema polmonare cardiogeno
solitamente associato a versamento addominale cardiogeno
una malformazione di frequente riscontro nel gatto

Il cor triatriatum dexter prevede:

divisione dell’atrio destro in due parti a causa della persistenza embriologica della valvola del seno venoso destro in corrispondenza della emergenza della vena cava caudale
divisione dell’atrio destro in due parti con una parte superiore a bassa pressione e una camera inferiore a elevata pressione
divisione dell’atrio destro in due parti a causa della persistenza embriologica della valvola del seno venoso destro in corrispondenza della emergenza della vena cava craniale
divisione dell’atrio destro in due parti a causa della persistenza embriologica della valvola del seno venoso destro in corrispondenza della emergenza della vena azigos

Il cor triatriatum sinixter nel gatto:

prevede una camera superiore a bassa pressione ed una camera inferiore a elevata pressione
prevede uno sbocco delle vene polmonare in atrio destro
prevede una camera superiore a elevata pressione ed una camera inferiore a bassa pressione
non risulta mai correlato a ipetrensione polmonare tipo II

La stenosi polmonare rappresenta:

una anomalia frequentemente riscontrata nel cane
una anomalia frequentemente riscontrata nel gatto
una anomalia più frequentemente riscontrata nelle femmine
una anomalia solitamente diagnosticata sopra i 2 anni di età

La sintomatologia più frequentemente associata a stenosi polmonare è rappresentata da:

versamento addominale
la maggior parte dei soggetti si presentano per soffi asintomatici
tosse
incapacità a mantenere la stazione

In caso di stenosi polmonare, la presenza di policitemia primaria risulta in prima ipotesi correlata a:

concomitante presenza di stenosi aortica
concomitante presenza di dotto arterioso pervio
concomitante presenza di displasia della valvola tricuspide
concomitante presenza di difetto del setto interatriale o difetto del setto interventricolare con shunt destro-sinistro

La stenosi polmonare di tipo A è morfologicamente caratterizzata da:

fusione parziale dei lembi con anello valvolare normoconformato
assenza di dilatazione post-stenotica
assenza di doming sistolico valvolare
anello valvolare di dimensioni ridotte e dilatazione post-stenotica

La stenosi polmonare di tipo B è morfologicamente caratterizzata da:

fusione parziale dei lembi con anello valvolare normoconformato
riduzione delle dimensioni dell’anello valvolare con variabile motilità dei lembi che possono risultare ispessiti
anello normoconformato e lembi valvolari ispessiti
grave dilatazione post-stenotica

L’anomalia del decorso coronarico definita R2A rappresenta:

una anomalia del decorso coronarico non significativa ai fini interventistici
una anomalia del decorso coronarico che non influisce sul grado di stenosi polmonare
una anomalia del decorso coronarico che causa stenosi polmonare
una anomalia del decorso coronarico che causa stenosi subaortica

Una stenosi polmonare di grado grave viene determinata da:

gradiente pressorio polmonare >80 mmHg
gradiente pressorio polmonare >200 mmHg
gradiente pressorio polmonare compreso fra 50 e 80 mmHg
presenza di policitemia

I soggetti che presentano stenosi polmonare hanno un tempo di sopravvivenza inferiore se:

presentano insufficienza cardiaca congestizia destra
presentano una stenosi polmonare di tipo A e sono sottoposti a valvuloplastica polmonare
presentano un gradiente < 50 mmHg
presentano tosse

Il ventricolo destro a doppia camera prevede:

una membrana che divide l’atrio in una camera superiore a elevata pressione e una camera inferiore a bassa pressione
un cercine fibromuscolare medioventricolare destro che divide il ventricolo destro in una camera superiore a bassa pressione e una camera inferiore a elevata pressione
un cercine fibromuscolare medioventricolare destro che divide il ventricolo destro in una camera superiore a elevata pressione e una camera inferiore a bassa pressione
una stenosi sottovalvolare polmonare

La displasia della valvola mitrale è primariamente associata a:

edema polmonare
versamento addominale
versamento pleurico
solitamente non è associata a segni di insufficienza cardiaca congestizia

La tetralogia di Fallot risulta caratterizzata da:

stenosi polmonare e difetto del setto interventricolare
stenosi polmonare e ipertrofia settoparietale concentrica ventricolare destra
stenosi polmonare, ipertrofia settoparietale concentrica simmetrica ventricolare destra, difetto del setto interventricolare, destroposizione dell’aorta
stenosi polmonare e destroposizione dell’aorta

Il valore del TAPSE è un indice di:

un indice di funzione sistolica ventricolare destra
un indice di funzione sistolica ventricolare sinistra
un calcolo dell’area del ventricolo destro
un indice di gittata polmonare

La contrattilità del ventricolo destro dipende prevalentemente dall’accorciamento:

radiale
longitudinale
rotazionale
del setto interventricolare

L’ipertensione polmonare di tipo II è associata a:

normale pressione di incuneamento polmonare
normale pressione atriale sinistra
aumento della pressione di incuneamento polmonare
non è associata a malattia strutturale atrioventricolare sinistra

L’ipertensione polmonare di tipo IV risulta secondaria a:

parassitosi
tromboembolismo dell’arteria polmonare
vasocostrizione idiopatica
patologia del parenchima polmonare

Il tamponamento cardiaco è associato a:

pressione transmurale con valore negativo
pressione transmurale con valore positivo
collasso telediastolico dell’atrio destro
collasso sistolico del ventricolo destro

Solitamente il versamento pericardico causato da rottura di emangiosarcoma dell’atrio destro è correlato a:

versamento pericardico cronico con insufficienza cardiaca destra
versamento pericardico cronico in assenza di insufficienza cardiaca destra
versamento pericardico acuto con shock ostruttivo
versamento pericardico acuto con edema polmonare alveolare cardiogeno

L’apparato valvolare tricuspidale è composto da:

lembi valvolari
lembi valvolari e anello valvolare
lembi valvolari, anello valvolare, muscoli papillari
lembi valvolari, anello valvolare, muscoli papillari e corde tendinee

La displasia della valvola mitrale è caratterizzata nella maggior parte dei casi da:

insufficienza valvolare
stenosi valvolare
alterazione dei soli muscoli papillari
alterazione delle sole corde tendinee

Il rigurgito tricuspidale funzionale risulta secondario a:

lesioni dei lembi della valvola tricuspide
dilatazione dell’anello valvolare tricuspidale
lesioni dei muscoli papillari
lesioni delle corde tendinee

Il rigurgito tricuspidale primario risulta secondario a:

cardiomiopatia aritmogena
lesioni mixomatose, lesioni endocarditiche, displasia dell’apparato valvolare
cardiomiopatia dilatativa
dilatazione dell’atrio destro

Il lembo tricuspidale maggiormente colpito dalle lesioni mixomatose è:

lembo settale
lembo parietale
entrambi i lembi sono ugualmente colpiti
solitamente non sono colpiti dalle lesioni mixomatose

La razza maggiormente colpita dalla displasia della valvola tricuspide risulta essere:

Bulldog inglese
Bulldog francese
Labrador Retriever
Pastore Tedesco

La stenosi della valvola tricuspide:

è una patologia cardiaca congenita frequente
deve essere trattata mediante valvuloplastica tricuspidale
deve essere trattata mediante posizionamento di stent
prevede dilatazione ventricolare destra

In caso di ipertensione polmonare, il profilo del flusso Doppler:

presenta picco mesosistolico
presenta picco protosistolico
aumento del tempo di accelerazione
aumento del tempo di eiezione totale

In caso di displasia della valvola tricuspide con grave insufficienza valvolare:

si assiste alla presenza di sovraccarico volumetrico ventricolare destro
si assiste alla presenza di sovraccarico pressorio ventricolare destro
si assiste ad una riduzione della contrattilità del ventricolo destro
si assiste alla presenza di sovraccarico volumetrico ventricolare

In caso di ipertensione polmonare, il valore del TAPSE:

aumento del valore
riduzione del valore
il valore risulta invariato
il valore non è da considerare in caso di ipertensione polmonare

Il profilo del flusso polmonare di tipo III è caratterizzato da:

flusso mesosistolico
aumento del tempo di accelerazione
aumento del tempo di eiezione totale
riduzione del tempo di eiezione e presenza di notch

Il polso paradosso in corso di tamponamento cardiaco è caratterizzato da:

riduzione del polso femorale durante inspirazione
riduzione del polso femorale durante espirazione
aumento della pressione sistolica e riduzione della pressione diastolica
riduzione della pressione sistolica e aumento della pressione diastolica

La triade di Beck è caratterizzata da:

polso paradosso, toni cardiaci attutiti, distensione venosa giugulare
polso ipercinetico, normali toni cardiaci, distensione venosa giugulare
polso paradosso, toni cardiaci normali, distensione venosa polmonare
Polso ipocinetico, toni cardiaci attutiti, distensione venosa giugulare

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