Test di recupero | Accademia di Oftalmologia | modulo 2 presenza

A proposito dei corpi estranei corneali superficiali, quale di queste affermazioni è errata?

Si comportano sempre da corpi inerti, non danno reazione
Creano generalmente molto fastidio
Possono essere rimossi attraverso idropulsione
La loro rimozione può avvenire con l’ausilio di una pinza sotto anestesia locale

Riguardo la microchirurgia, quale di queste affermazioni è errata?

La “Pirouette di Troutman” si usa per montare l’ago sul portaghi
Una corretta presa dell’ago ne preserva la curvatura e la punta
Le pinze Colibrì, date le ridotte dimensioni dei dentini, sono adatte anche all’uso corneale
I tre nodi della sutura sono stretti secondo una forza “crescente”

A proposito della neovascolarizzazione corneale quale di queste affermazioni è corretta?

I neovasi sono tra i responsabili della formazione di edema corneale
La neovascolarizzazione è una risposta costante a un’ulcera corneale
I neovasi compaiono dopo 24 ore dall’evento ulcerativo
Il siero contiene enzimi collagenolitici utili alla guarigione di un’ulcera infetta

Il graft congiuntivale peduncolato è utile quando:

La lesione corneale non è vascolarizzata
La lesione corneale è vascolarizzata
Si vuole conservare la trasparenza corneale
La cornea è perforata

Le alterazioni della componente escretoria a carattere cistico (dacriops e canaliculops) sono:

Originano da tessuto ghiandolare o tratti di canale lacrimale ectopici che si sfiancano per ritenzione di liquido, ma rimangono in comunicazione con le vie lacrimali di origine, lasciando quindi inalterato il transito del secreto
Originano da tessuto ghiandolare o tratti di canale lacrimale ectopici, che possono essere completamente separati dalle vie lacrimali di origine e comportare un rallentamento o un’ostruzione
Originano da tessuto ghiandolare o tratti di canale lacrimale ectopici, interessati da processo neoplastico, che ne altera la produzione di liquido lacrimale, comportando un accumulo, a volte abbondante e sfiancamento cistico
Originano da tessuto ghiandolare o tratti di canale lacrimale ectopici, che si creano per alterazioni di embriogenesi delle strutture ossee limitrofe, come l’osso lacrimale o l’osso mascellare e rappresentano una malformazione congenita, già evidente alla nascita

Il test diagnostico che mi permette di individuare un’aumentata secrezione è:

Il test di Jones perché valuta la velocità di fuoriuscita del colorante attraverso il punto nasale
Il test di Schirmer I e II perché misura la lacrimazione acquosa diretta e riflessa
Il test di Jones II o flushing delle vie lacrimali perché valuta la presenza di materiale che ostruisce il lume lacrimale dovuto ad aumentata secrezione
La citologia del liquido lacrimale e del sacco congiuntivale perché evidenzia la presenza di eventuali cellule infiammatorie, responsabili dell’ipersecrezione

La trasposizione del dotto di Stenone è una tecnica che prevede:

L’individuazione dello sbocco del dotto parotideo e lo scollamento lungo il suo decorso per trasporre la terminazione del dotto nel sacco congiuntivale superiore e permettere l’arrivo di secrezioni sostitutive del secreto lacrimale nei pazienti affetti da KCS, non responsivi a terapia medica
L’individuazione dello sbocco del dotto parotideo e lo scollamento lungo il suo decorso per trasporre la terminazione del dotto nella congiuntiva del canto mediale, in corrispondenza del punto lacrimale inferiore e creare una concomitante occlusione del punto lacrimale, in modo da incrementare la persistenza di liquido nel sacco congiuntivale
L’individuazione dello sbocco del dotto parotideo e lo scollamento lungo il suo decorso per trasporre la terminazione del dotto nel sacco congiuntivale inferiore per integrare la lacrimazione con l’apporto di sali minerali ed enzimi che risultano carenti nei pazienti affetti da KCS, non trattabili con terapia medica
L’individuazione dello sbocco del dotto parotideo e lo scollamento lungo il suo decorso per trasporre la terminazione del dotto nel sacco congiuntivale inferiore e sopperire in questo modo alla carenza lacrimale nei pazienti affetti da KCS, non responsivi a terapia medica

La rimozione di un corpo estraneo nel sacco lacrimale può avvenire tramite:

L’apertura del sacco lacrimale attraverso un accesso transcutaneo esterno con incisione ventrale al canto mediale
L’asportazione tramite pinza da endoscopia con ingresso attraverso la cavità nasale, e risalita per via retrograda tramite uno stent in silicone che fa da guida
L’apertura del sacco lacrimale con ingresso attraverso un canale lacrimale
Tutte le tecniche citate sopra

In corso di dacriops la dacriocistorinografia con mezzo di contrasto è utile per:

Evidenziare eventuali dotti lacrimali accessori
Evidenziare concomitante patologia delle radici dentali
Evidenziare la larghezza del dotto lacrimale in caso di stenosi acquisita
Evidenziare se una dilatazione cistica è separata o in continuazione con le vie lacrimali

La terapia delle ulcere corneali melting consiste in:

Antibiotico topico e lacrime artificiali cross-linkate
Cross-linking corneale
Associazione di antibiotici topici, midriatici, anticollagenasici e/o CXL
Monoterapia antibiotica, siero e lacrime artificiali cross-linkate

La terapia nell’ulcera SCCED consiste in:

Rimuovere la causa, prevenire l’autotraumatismo, antibiotico topico ad ampio spettro ed eventualmente lacrime artificiali e midriatici/cicloplegici
Rimuovere manualmente l’epitelio irregolare e instabile non adeso e promuovere riepitelizzazione con cellule sane e complessi di adesione epiteliale stabili tramite tecniche differenti
Cross-linking corneale
Terapia medica e utilizzo di lenti a contatto

Quali sono le razze predisposte alla cheratocongiuntivite secca?

Tutti i cani dolicocefalici
Meticci e Labrador R.
CKCS, English Bulldog, Lhasa Apso, Shitzu, WHWT, Carlino ed altre razze
Tutti i Retriever

L’exeresi della ghiandola della terza palpebra:

Causa una diminuzione del 26% del STT-1 entro 3-7 mesi
Non causa nessuna alterazione del STT-1
Causa una diminuzione del 70% della lacrimazione
Favorisce l’incremento della lacrimazione

Cos’è un’ulcera “SCCED”?

E’ un’ulcera indolente, che quindi non causa dolore
E’ un difetto epiteliale corneale cronico spontaneo
E’ un’ulcera stromale profonda
E’ un’ulcera tipica del cane molto giovane

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